La copertina del numero 44 della Rivista Sagarana è dedicata al poeta e cantautore afroamericano Gil Scott-Heron, considerato il precursore del rap e morto il 27 maggio scorso. In questo numero si può leggere la traduzione inedita del testo di una delle sue canzoni più famose: La rivoluzione non la trasmetteranno alla televisione, che riporto qua sotto. Segnalo anche l’editoriale, Per un’idea diversa di successo, in cui Julio Monteiro Martins riflette sul fatto che il numero di copie vendute è divenuto il criterio dominante di valutazione del “successo” di un libro, anche nel caso della letteratura italiana della migrazione.
Gil Scott-Heron
La rivoluzione non la trasmetteranno alla televisione
(traduzione di Pina Piccolo)
Non potrai startene a casa, fratello
Non potrai né collegarti, eccitarti o squagliartela
Non potrai perder tempo a farti pere o fare un salto
A farti una birretta quando arriva la pubblicità
Perché la rivoluzione non sarà teletrasmessa
La rivoluzione non la teletrasmetteranno
Non sarà certo Xerox a offrirtela
In quattro parti senza interruzioni pubblicitarie
La rivoluzione non ti mostrerà immagini di Nixon
Che suona la tromba alla testa della carica
Di John Mitchell, del generale Abrams di Spiro Agnew che vanno a mangiare
La trippa di maiale confiscata a un santuario di Harlem
La rivoluzione non la faranno vedere alla televisione
La rivoluzione non ti sarà offerta dal
Teatro Schaefer Award e non avrà come protagonista
Le star Natalie Woods e Steve McQueen o Bullwinkle e Julia
La rivoluzione non renderà sexy la tua bocca
La rivoluzione non ti libererà dai difetti
La rivoluzione non ti farà sembrare cinque chili
Più magro, perché la rivoluzione non la trasmetteranno in TV, fratello
Non ci saranno immagini tue e del campione di baseball Willie Mays
Che spingete il carrello per strada a raccogliere le anime dei morti
O che cercate di fregarvi quella TV a colori caricandola su un’ambulanza rubata
La NBC non sarà in grado di fare previsioni alle 8,32
O a trasmettere servizi da 29 distretti
La rivoluzione non la teletrasmetteranno
Non ci saranno immagini di sbirri che sparano
Contro i fratelli con il re-play istantaneo
Non ci saranno immagini di sbirri che sparano
Contro i fratelli con il re-play istantaneo
Non ci saranno immagini di Whitney Young
Mentre lo inseguono e lo cacciano da Harlem
Su un treno con un procedimento dell’ultima ora
Non ci saranno immagini ferme o al rallentatore
Di Roy Wilkins che passeggia per Watts in quell’abito
Di liberazione rosso, nero e verde che teneva
Da parte proprio per l’occasione giusta
I telefilm Green Acres, The Beverly Hillbillies e Hooterville
Junction non saranno più tanto dannatamente rilevanti, e
Alle donne non importerà se alla fine Dick seduce
Jane nella telenovela Search for Tomorrow perché i neri
Saranno nelle strade a cercare un futuro migliore
La rivoluzione non la faranno vedere in televisione
Non ci saranno servizi speciali al telegiornale delle 23
Ne immagini di femministe dalle ascelle pelose
O di Jackie Onassis che si soffia il naso
La sigla non sarà scritta da Jim Webb,
Francis Scott Key, e a cantarla non sarà Glen Campbell, Tom
Jones, Johnny Cash Englebert Humperdink o Rare Earth
La rivoluzione non te la teletrasmettono
La rivoluzione non ritorna dopo una breve interruzione
Per la pubblicità del tornado bianco, del lampo bianco o della gente bianca
Non dovrete stare a preoccuparvi per colombe nella
Camera da letto, tigri nel motore, o giganti nella tazza.
La rivoluzione non va meglio con la Coca cola
La rivoluzione non combatte i germi che provocano l’alito cattivo
La rivoluzione vi metterà al posto di guida
La rivoluzione non la daranno alla televisione, non la daranno alla televisione,
Non la daranno alla televisione, non la daranno alla televisione
La rivoluzione non sarà una replica, fratelli
La rivoluzione sarà in diretta