È questo il titolo del post con cui Nicoletta Poidimani presenta una nuova sezione del suo sito dedicata al postvittimismo, a partire dalle riflessioni di Vandana Shiva (Sopravvivere allo sviluppo) e Audre Lorde (The Uses of Anger: Women Responding to Racism). Lo segnalo oggi perché sono fermamente convinta che un approccio postvittimista sia l’unica strategia efficace contro la violenza maschile sulle donne. Come sostiene Poidimani:
Noi donne, infatti, non siamo deboli ma, se mai, indebolite da rappresentazioni ridondanti che ci alienano l’immaginario. Non si tratta, dunque, di un dato di fatto “naturale”, ma di un processo in atto la cui strategia è quella di spingerci a delegare agli apparati patriarcali – Stato&famiglia – le nostre esistenze in nome della sicurezza. Nulla di nuovo, basterebbe rileggere Carla Lonzi…