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Il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Unical sul corso di studi di genere

Quello che segue è il comunicato stampa del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’università della Calabria sul corso di studi di genere.

COMUNICATO STAMPA – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

Come dipartimento di Scienze Politiche e Sociali desideriamo chiarire la spiacevole situazione che si è venuta a creare rispetto all’insegnamento di Studi di genere, tenuto dalla dott.ssa Corradi presso l’ex facoltà di Scienze politiche, circa la “presunta” cancellazione del corso, intorno a cui è stata costruita una “cattiva” informazione che ci lascia sconcertati.

Rispetto a quanto è stato diffuso su alcune testate nazionali che hanno fra l’altro dato vita a una petizione via web, desideriamo precisare quanto segue:

L’elaborazione dei nuovi ordinamenti didattici e dei manifesti degli studi, in ottemperanza alle recenti riforme universitarie, hanno messo in discussione gli assetti precedenti, richiedendo una ridefinizione dell’offerta didattica. La discussione di questi nuovi percorsi ha visto coinvolta l’ex facoltà di Scienze politiche nel corso del 2011 e in particolare nel consiglio di facoltà del 9 giugno (Adeguamento degli Ordinamenti Didattici dei corsi di studio ai rilievi del CUN) e del 21 luglio 2011 (approvazione del manifesti degli studi 2011/12). I verbali riportano la presenza della dottoressa Corradi in questi consigli e un voto di approvazione all’unanimità.

Non solo. Le decisioni emerse da questi consigli sono ampiamente pubbliche (sito dell’Università, del Ministero, guide dello studente ecc.). Inoltre i verbali sono sottoposti a tutti i componenti del Consiglio per essere approvati nella seduta successiva. E’ quindi impensabile che decisioni così importanti vengano prese senza che componenti del Consiglio ne siano ampiamente informati.

Peraltro nella nuova configurazione degli ordinamenti didattici i singoli docenti, nel rispetto del loro ambito disciplinare potranno indicare i contenuti specifici che ritengono più appropriati. E dunque il singolo interessato potrà chiedere il ripristino di studi di genere, al posto di contenuti ritenuti meno appropriati.

Teniamo a precisare, a questo proposito, che il contesto generale della situazione della didattica universitaria ha prodotto un depotenziamento delle opportunità riguardanti tutti i corsi e quindi anche quelli sulle differenze di genere. E’ comunque nostra intenzione cercare di ridisegnare una didattica sostenibile e impegnata sul piano sociale, culturale e quindi anche sugli studi di genere.

Ci teniamo infine a ribadire che siamo molto sensibili a queste tematiche che sono state e sono fortemente presenti nell’Università della Calabria e nel nostro Dipartimento in particolare; infatti – per citare solo alcuni aspetti – siamo l’unico Dipartimento delle Università del Mezzogiorno ad ospitare da oltre 16 anni un “Centro Interdipartimentale di Woman’s Studies”, che è stato per noi molto importante sul piano culturale e scientifico. Inoltre dal 2004/05 ad oggi è attivato un percorso formativo dal titolo “Donne, Politica e Istituzioni”, che è presente nella maggioranza delle università italiane, orientato alla diffusione della cultura di genere nelle istituzioni culturali, sociali e politiche e a qualificare e aumentare la presenza e la partecipazione delle donne nella vita attiva. Tale Corso formativo è tuttora operante in accordo e con il contributo del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ci spiace quindi dover sottolineare che siamo profondamente sorpresi di fronte al tipo di informazione che si è diffusa intorno a una decisione presa già da due anni, e all’unanimità dei presenti.

la fonte:
http://www.unical.it/portale/portaltemplates/view/view.cfm?33853

il comunicato in pdf:
http://www.unical.it/portale/portalmedia/2013-04/Comunicato%20SPeS.pdf

Posted in studi delle donne e di genere.

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