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Sara R. Farris, Il femonazionalismo, l’integrazione civica e le loro insoddisfazioni

Ed ecco una traduzione al volo dell’abstract del workshop di Sara R. Farris, di cui parlavo nel post precedente. La versione originale dell’abstract, in inglese, si può leggere qui.

Sara R. Farris, Il femonazionalismo, l’integrazione civica e le loro insoddisfazioni

Questa relazione presenta i risultati di un’analisi della recente svolta verso l’“integrazione civica” in atto in Europa e della sua enfasi sulla parità delle donne. L’integrazione civica è il principio essenziale che guida l’agenda politica comune dell’UE per l’integrazione delle cittadine e dei cittadini dei paesi terzi (cioè delle immigrate e degli immigrati dal Sud del mondo). Questa nozione enfatizza la necessità che le immigrate e gli immigrati imparino la storia, la lingua e i valori del paese europeo di destinazione, allo scopo di ottenere un’integrazione di successo. I programmi di integrazione civica pongono particolare enfasi sull’eguaglianza di genere, sia promuovendo la partecipazione delle donne immigrate al mercato del lavoro dell’UE, sia presentando l’uguaglianza di genere come uno dei pilastri dei valori europei. Mostrando in che modo viene data concreta attuazione alla dimensione di genere dei programmi di integrazione, in particolare in paesi come i Paesi Bassi, la Francia e l’Italia, questo intervento affronterà i paradossi che si trovano al cuore dell’agenda europea sull’integrazione.

In particolare, tali paradossi saranno affrontati dai seguenti punti di vista: (a) la traduzione nazionalista delle direttive comunitarie sovranazionali e l’arruolamento in chiave nazionalista della parità di genere, o quello che io chiamo Femonationalismo, che sono stati schierati soprattutto in maniera islamofoba; (b) le contraddizioni del “femminismo emancipazionista liberale”, che interpreta l’emancipazione delle donne come lavoro salariato delle donne “al di fuori della famiglia”; (c) il ruolo delle donne immigrate e del lavoro riproduttivo sotto il neoliberismo. L’intervento analizzerà queste tendenze grazie agli strumenti concettuali forniti dalla sociologia delle migrazioni, dall’economia politica e dalla teoria femminista.

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