La redazione di «Genesis», la rivista della Società italiana delle storiche, invita a contribuire a un numero monografico sui femminismi nel Mediterraneo, che nasce come uno sviluppo del seminario omonimo, tenutosi a Bologna il 14 dicembre scorso. Di seguito il call for paper.
Progetto per un numero di «Genesis» su Femminismi nel Mediterraneo
Scadenza presentazione proposte: 15 aprile 2012Il Mediterraneo, nel continuo peregrinare da una riva all’altra si rivela come crocevia di esperienze culturali, sociali e religiose, in conversazioni con ambiti culturali di matrice diversa, permettendo non solo l’assimilazione ma anche la rielaborazione di concetti che mostrano una realtà in fermento e in continua evoluzione. Ed è proprio nel laboratorio vivente del Mediterraneo che rintracciamo una ri-definizione plurale del femminismo. Gli studi, tra gli altri, di Margot Badran sull’Egitto (1995), di Mounira Charrad (2001) e Zakia Daoud (1994) sui paesi del Maghreb, di Julie Peteet sulla Palestina (1991) hanno contribuito alla decostruzione dell’idea di una presunta omogeneità all’interno del mondo “arabo-islamico”, dimostrando che le vicende politiche dei singoli paesi hanno influito profondamente sulle relazioni di genere, producendo esiti diversi.
La necessità di trascendere i confini nazionali e ri-scrivere la storia dei movimenti femministi è parte integrante della riflessione storiografica contemporanea, come si evince dai lavori di Leila Rupp (1997), Edith Saurer, Margareth Lanzinger, Elysabeth Frysak (2006), Bonnie Smith (2000, 2005 e 2008), anche se il mondo francofono rispetto all’adozione di una prospettiva mediterranea per la storia del femminismo si rivela più ricettivo, come si evince dagli studi di Séverine Rey, Hélène Martin, Elisabeth Bäschlin, Ghaïss Jasser (2008) e Belkacem Benzenine (2011).
Partendo da una storiografia consolidata, ci si chiede: quali sono le modalità con cui i movimenti femministi si sono rivelati nell’incontro con le altre componenti, comprese quelle femminili, delle società in questione? Dopo una lunga stagione in cui il femminismo si è definito prevalentemente dentro cornici ideologiche secolari, da cosa scaturisce e che esiti produce la riappropriazione del tema religioso? Come i femminismi del Mediterraneo, con le loro specificità culturali, interrogano il “femminismo taglia unica” o “féminisme pret à porter” (Fawzia Zouari, 2001) e i postulati del mondo occidentale su modernità, progresso, democrazia e uguaglianza? Esistono esperienze storiche che denotino lo spazio Mediterraneo, costruitosi nell’alternanza tra identità e differenze, continuità e fratture, quale luogo in cui i temi universali del femminismo sono stati declinati in conformità con le specificità culturali? Se studiata attraverso una prospettiva di genere quali rapporti di potere, sistemi di rappresentazione, meccanismi di esclusione si rivelano nella storia del Mediterraneo? Infine, quale visione di “spazio Mediterraneo” emerge dalle storiografie e dai movimenti femministi?La rivista «Genesis», come sviluppo del seminario tenutosi a Bologna il 14 dicembre 2011, “Femminismi nel Mediterraneo”, nell’ambito del Seminario permanente “Femminismi Globali” promosso dalla collaborazione tra la SIS (Società delle Storiche) e la SiSSCo (Società per gli studi della storia Contemporanea) invita a presentare contributi per il numero monografico Femminismi nel Mediterraneo. Specificamente, ci si propone di riflettere su approcci storiografici, categorie, teorie, strategie politiche con riferimento alle diverse realtà culturali dei paesi rivieraschi dell’Europa, dell’Africa del Nord, dei Balcani e del Medio Oriente, in epoca moderna e contemporanea.
Le questioni attorno alle quali sollecitiamo contributi – preferibilmente attraverso case studies includono, ma non si limitano a:
- teorie del femminismo: questioni metodologiche, terminologiche e di traduzione
- storiografie femministe
- storia dei movimenti femministi
- leadership femminili
- femminismi e nazionalismi
- femminismi e rivoluzioni
- rapporti intergenerazionali
- femminismo nella letteratura e nelle arti
- network femministi
- biografie femministe
Le proposte dovranno contenere: titolo dell’articolo, abstract (300 parole massimo) e breve profilo bio-bibliografico dell’autrice/autore. Dovranno pervenire entro il 15 Aprile 2012 all’indirizzo mail dei curatori e alla redazione di Genesis:
Lucia Sorbera: lucia.sorbera@sydney.edu.au
Leila El Houssi: elhoussileila@hotmail.com oppure leila.elhoussi@unipd.it
Redazione Genesis: rivistagenesis@societadellestoriche.itGli articoli selezionati per la pubblicazione (max 60.000 caratteri, spazi e note incluse) dovranno essere consegnati in forma definitiva entro il 15 Giugno 2012 e saranno sottoposti al peer review, anonimo nei due sensi.
Saranno considerati per la pubblicazione articoli in italiano, francese, inglese.Genesis è la rivista della Società Italiana delle Storiche. Fondata nel 2002, si avvale di un processo di peer review. Il suo ambito è la storia di genere e la storia delle donne. Genesis non intende privilegiare alcun approccio storiografico, ma fa interagire le diverse prospettive per fornire uno spaccato rappresentativo della ricerca più sensibile e aggiornata. Le riflessioni sul passato sono strettamente connesse a una particolare attenzione alle questioni più attuali della politica contemporanea, in prospettiva transnazionale. Genesis, nelle sue varie sezioni tematiche, travalica confini di spazio e tempo, incoraggiando i lavori che puntano a superare confini nazionali ed eurocentrismi, nel quadro di un approccio multidisciplinare in cui interagiscono storia e scienze sociali. La rivista pubblica articoli in italiano, inglese, francese e spagnolo. Genesis non è una rivista meramente accademica, e si rivolge a un vasto pubblico di lettori.
Le parti monografiche dei numeri di Genesis sono curate da due editors che selezionano i saggi pervenuti in seguito a un call for papers in italiano e inglese. I testi, valutati da tutta la redazione, vengono poi sottoposti a un double blind referee. Anche i saggi della sezione Ricerche vengono sottoposti allo stesso tipo di peer review.