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Bianco e nero da Tuba: storia dell’identità razziale degli italiani

Il 23 maggio Caterina Romeo e Jamila Mascat presentano il nuovo libro di Gaia Giuliani e Cristina Lombardi-Diop alla libreria Tuba. Nell’attesa di leggere il libro, che esce proprio in questi giorni, segnalo che l’immagine di copertina è un manifesto realizzato nel 1936 da Gino Boccasile (uno dei firmatari del Manifesto della razza) per pubblicizzare l’amaro Ramazzotti, ed è anche una delle immagini che avevamo incluso nella terza sezione della mostra fotografica su Le rappresentazioni della femminilità nera, intitolata Corpi neri in vendita.  Karen Pinkus analizza questa efficace rappresentazione di una relazione di potere tra donne nel libro Bodily Regimes. Italian Advertising under Fascism (University of Minnesota Press, 1995), sottolineando la contrapposizione tra la donna nera seminuda che rimane sullo sfondo, come una carta da parati, e la donna bianca in tenuta coloniale, il cui sorriso sembra evocare il piacere della dominazione imperiale.


Giovedi 23 maggio a partire dalle 19 a Tuba Bazar via del Pigneto 19, Roma

Caterina Romeo (Università La Sapienza)
e Jamila M. H. Mascat (Università La Sapienza)

presentano

Bianco e nero. Storia dell’identità razziale degli italiani

di Cristina Lombardi-Diop e Gaia Giuliani

sarà presente l’autrice
Gaia Giuliani

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Scheda del libro

Bianco e nero. Storia dell’identità razziale degli italiani

di Cristina Lombardi-Diop e Gaia Giuliani

Collana Quaderni di Storia
diretta da Fulvio Cammarano

pubblicazione: maggio 2013
pagine x-214
ISBN 978-88-00-74415-7
euro 18,00

Le Monnier
Mondadori Education

Il testo
Il volume ricostruisce la storia culturale e politica dell’identità razziale degli italiani dal periodo unitario al boom economico, passando per il fascismo e il dopoguerra. Esso unisce la ricerca e le competenze di due studiose italiane di formazione diversa e complementare: muovendo entrambe dagli studi culturali, dagli studi critici su razza e bianchezza e dagli studi di genere, Gaia Giuliani esamina le teorie scientifiche e politiche sulla razza al fine di tracciare i processi di identificazione razziale in atto nel discorso pubblico dall’Unità al 1936; Cristina Lombardi-Diop prende in considerazione le pratiche discorsive medico-scientifiche, la letteratura coloniale e l’iconografia legata ai consumi e alle pratiche del quotidiano allo scopo di mappare i processi di razzizzazione che dal 1936 al 1965 si affermano nella cultura diffusa e di massa. L’obiettivo del volume è quello di fornire uno strumento interpretativo fondamentale per la comprensione delle radici storiche e culturali e delle forme attuali del razzismo in Italia.

Le autrici
Gaia Giuliani ha conseguito il dottorato all’Università di Torino, proseguendo la propria carriera accademica prima presso l’Università di Bologna e poi presso la University of Technology of Sydney. Il suo campo di ricerca coniuga una serie di discipline tra cui la filosofia politica, gli studi critici sulla razza e gli studi di genere. Ha pubblicato una monografia e una serie di saggi sul razzismo nell’India britannica, in Australia, nell’Italia fascista e nell’Europa contemporanea.
Cristina Lombardi-Diop ha conseguito la laurea in Italia (Università di Roma, Sapienza) e il dottorato negli Stati Uniti (New York University). Insegna presso la Loyola University di Chicago. Si occupa di soggettività di genere nell’ambito degli studi storici sul colonialismo italiano, di letteratura delle diaspore mediterranee e di postcolonialismo italiano.

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