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Dal femminismo agli altri femminismi: autoformazione all’Università di Bologna

Anche quest’anno partecipo (molto volentieri) al seminario di autoformazione organizzato da Bartleby all’Università di Bologna. Di seguito la presentazione del ciclo di seminari. Per il programma dettagliato rimando a questa pagina, dove si può scaricare anche una lista di suggerimenti bibliografici.

Seminario 2012/2013
Per una critica dell’identità: dal femminismo agli “altri femminismi”

Il seminario di autoformazione dello scorso anno (Nus-Nus Frammentazione dell’identità nel post-coloniale italiano fra rimozione storica e riemersione letteraria) ha posto al centro del percorso di ricerca la questione della frammentazione dell’identità a partire da uno specifico rapporto tra l’Italia e le sue ex colonie. Muovendoci tra rimozione storica e riemersione letteraria abbiamo indagato, attraverso la critica post-coloniale, come differenti sistemi e linee di dominio-sfruttamento andassero a costituire un’identità molteplice, frammentata e dispersa nei soggetti coinvolti.
Abbiamo scelto di utilizzare la linea del genere come lente d’ingrandimento per analizzare questa frammentazione delle identità, indagano l’intreccio continuo di sessismo, razzismo ed eredità coloniali: ci è sembrato un punto di vista utile a far emergere l’intersezionalità dei sistemi di dominio e delle condizioni di oppressione legate al sesso, alla razza, alla classe e non solo.
Quest’anno intendiamo dunque seguire un percorso che parta dal concetto di Intersezionalità a partire proprio dalla prospettiva dentro la quale questo strumento teorico è nato: la critica all’universalismo sviluppata all’interno dei movimenti femministi.
L’analisi intersezionale ci è sembrata utile per leggere l’eterogeneità dei rapporti dentro la nostra società e fare un passo in più nella problematizzazione della questione dell’identità: leggere la complessità del presente ci obbliga a non tralasciare le interconessioni che esistono e ridefiniscono ognuno di noi.
Abbiamo scelto di indagare conseguenze e implicazioni dell’intersezionalità all’interno delle pratiche e delle teorie femministe per evidenziare i limiti del femminismo universalista(etno-eurocentrico), espressione di una fittizia e univoca identità di “donna”. Questi percorsi hanno evidenziato la commistione continua tra sessismo e altri assi di potere come il razzismo o l’eterosessismo. Vogliamo interrogare le identità cristallizzate scomponendole, svelando i privilegi e le esclusioni che la loro costruzione comporta; vogliamo inoltre ragionare sul posizionamento dei soggetti nella società, sempre ridefinito e attraversato da diverse linee di differenziazione: non solo genere, classe e razza ma anche orientamento sessuale, età ecc.
A partire da queste premesse abbiamo scelto di approfondire critiche e contributi apportati da whiteness, black feminism, femminismo postcoloniale, come anche dalla critica queer che fin dalla nascita, negli anni Novanta, ha integrato ricerca accademica e pratica politica per evidenziare come l’identità eterosessuale sia una categoria socialmente costruita e sorvegliata. Chiunque non aderisca alla norma eterosessuale diventa quindi parte de “L’Altro” soggetto a discriminazione fisica e psicologica: il genere si configura come uno dei siti più importanti di oppressione identitaria.
Questo percorso si propone di porre particolare attenzione al rapporto tra teorie e pratiche e alla contestualizzazione e traduzione di queste categorie (femminismo postcoloniale, intersezionalità, whiteness, queer etc.) nel contesto italiano.

La frequenza dà diritto ai crediti previsti per i seminari dei corsi di laurea triennale di STORIA e LETTERE e per i seminari o laboratori di SCIENZE STORICHE, LINGUA E CULTURA ITALIANE PER STRANIERI e FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL’ANTICHITA’.

Posted in bologna, in città, studi delle donne e di genere.

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