In rete c’è un nuovo sito che si chiama Cronache di ordinario razzismo. Curato da Lunaria (in collaborazione con persone, associazioni e movimenti che si battono per le pari opportunità e la garanzia dei diritti di cittadinanza per tutte e tutti), è un sito di informazione, approfondimento e comunicazione specificamente dedicato al fenomeno del razzismo. C’è anche un form dal quale è possibile segnalare casi di discriminazione e di razzismo subiti direttamente o di cui si è stati testimoni, perché vengano inseriti nel database e comunicati a operatori e operatrici che possano intervenire a tutela di chi li ha subiti. Tra i materiali pubblicati sul sito, segnalo in particolare l’archivio dei manifesti e dei volantini razzisti diffusi in Italia. Si tratta di una fonte utile per chiunque voglia ragionare sull’uso delle rappresentazioni visuali degli immigrati e delle immigrate, e sui dispositivi razzisti che vengono messi in atto attraverso le immagini per veicolare la “paura del diverso”, come strumento che serve a legittimare le politiche xenofobe e securitarie. Come sostiene giustamente chi ha ideato la sezione, non poteva che intitolarsi così:
La galleria degli orrori
Non potevamo chiamarla diversamente. Si tratta di manifesti e volantini utilizzati dai partiti, prevalentemente di destra, che fanno ricorso alla peggiore iconografia per alimentare l’odio razzista. Oppure di scritte fotografate sui muri delle nostre città. I gruppi bersaglio sono quelli di sempre: i rom, i musulmani, gli ebrei, i neri o, semplicemente, i migranti.
Ci siamo chiesti se fosse giusto pubblicarli e se, in questo modo, non contribuiamo a veicolare il razzismo. Le immagini che sono qui pubblicate sono già disponibili in rete, noi non facciamo altro che raccoglierle per testimoniare come nel nostro paese l’istigazione al razzismo è molto più diffusa di quanto non si pensi […]