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Scrittrici Nomadi. Passare i confini tra lingue e culture

È online sul sito di Sapienza Università Editrice il volume Scrittrici Nomadi. Passare i confini tra lingue e culture, a cura di Stefania de Lucia, che raccoglie gli interventi presentati alla giornata di studi che si è svolta il 30 maggio 2014 alla Sapienza, a cui avevo partecipato con un intervento su Gabriella Kuruvilla (La città postcoloniale di Gabriella Kuruvilla: plurilinguismo e multifocalità nella letteratura italiana contemporanea). Il volume si può leggere/scaricare liberamente dal sito della casa editrice. Su «Limes. Rivista italiana di geopolitica», nella rubrica Ricamando il mondo, si può leggere un articolo di Laura Canali, Isole di sabbia, dedicato alla spiegazione degli elementi che hanno ispirato il lavoro di mappatura dei percorsi di nomadismo.

Scrittrici Nomadi. Passare i confini tra lingue e culture, a cura di Stefania de Lucia

Una nuova definizione del soggetto femminile – insegnano gli studi di Rosi Braidotti – parte dalla destabilizzazione di un concetto universale e universalistico di identità intesa come qualcosa di fisso e immutabile. Ricontestualizzando l’idea di soggetto nomade di deleuziana memoria in un’ottica femminile e femminista, la filosofa italo-australiana ridefinisce il soggetto femminile come nomade perché impossibile da racchiudere in una definizione univoca e totalizzante, ma continuamente esposto al processo del divenire, anche quando apparentemente situato in un preciso contesto spazio-temporale.

Misurandosi con la suggestione dei suoi approcci teorici e non solo, i contributi di questo volume, aperti dalle riflessioni della scrittrice Elisabetta Rasy, disegnano una geografia ampia e animata di voci, volti ed esperienze femminili che si intersecano e si spostano sulla superficie terrestre, muovendosi con grande consapevolezza tra lingue e culture.

Le esperienze di tutte le scrittrici qui presentate, disposte a costituire la trama di un tappeto/mappa secondo l’interpretazione geopoetica della cartografa Laura Canali che le accompagna, tentano di mettere in luce le interconnessioni che le singole esperienze riportate riescono ad attivare con le variabili di lingua, luogo e identità.

I contributi affrontano vecchie e nuove questioni legate al tema dei ‘soggetti in transito’ lasciando emergere nuove prospettive di analisi non solo su nuovi fenomeni migratori ma anche su vecchie figure di nomadi, come gli esuli, i migranti, i colonizzati.

All’interno del volume uno scritto di Elisabetta Rasy e una mappa geopoetica di Laura Canali.

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